giovedì 10 settembre 2015

LA VITA E NIENT'ALTRO - di Christian Bobin




La vie passante è la vita brulicante, la vita che pullula di vita. La vita che sempre fa da sfondo all'opera di Bobin.
Una lunga lettera scritta in forma di poema senza alcun tipo di punteggiatura. Un tentativo di dare al lettore il ritmo della lettura. 
Il destinatario è una scrittrice di origine ucraina che vive ormai in Francia da diversi anni, Nella Bielski. 
La scrittura, il leggere, la solitudine, i volti, le nuvole, gli angeli, l'infanzia sono questi i temi che si rincorrono in questa lunga lettera. Mentre leggiamo, ci sembra quasi di sentire il fruscio della penna sul foglio, tanto è il silenzio che Bobin riesce a riportare dentro di noi. 
Da sempre, la scrittura di Bobin è rivolta alla luce quasi il foglio bianco avesse bisogno di assorbirne il più possibile. 
Bobin non vuole trattenere il buio o portare l'oscurità sulla pagina. Di questo nero la vita ce ne dona in abbondanza. Ed è per questa ragione, e non per sentimentalismo, che Bobin cerca di restituire sulla pagina bianca tutta la leggerezza che incontra nei gesti della vita quotidiana.


“Non c’è altra leggerezza Nella/ se non quella dei gesti/che liberano la vita quotidiana […] /Nessun’altra grazia che questa/che è la sola che abbiamo / la vita il quotidiano la vita / la vita la vita la vita”. 

Come stendere i panni per lasciarli ad asciugare all'aria. Come fanno le madri nel campo di transito prima di salire sui treni che le condurranno alla morte.
La forza dei gesti che Bobin riprende dai pensieri di Etty Hillesum.

Mi ricordo di un diario
scritto da un’Ebrea
pochi giorni prima della sua morte
È in un campo di transito
Ieri la vita il lavoro l’amore
Oggi la sete la fame la paura
Domani nulla
Il treno che la porterà verso il domani
è sulle rotaie
controllato da meccanici scrupolosi
Il treno che correrà incontro a un domani senza consistenza 

incontro a un giorno senza giorno
Questa donna guarda attorno a sé
e verso l’ultimo mattino
descrive ammirata
i panni dei bambini
che le madri hanno lavato nella notte
e messo ad asciugare sul filo spinato
Racconta quanto quella vista
le dia conforto
le doni un cuore
contro cui vengono a colpire
invano
l’abbaiare dei cani le grida dei soldati
lo sbuffo pesante dei treni piombati 


traduzione di Maddalena Cavalleri 

Il libro è uscito in Francia nel 1990 grazie alle edizioni Fata Morgana e oggi AnimaMundi Edizioni lo propone in Italia con il testo francese a fronte, con un'introduzione di Gianfranco Bertagni.Il libro è reperibile su Internet Book Shop o acquistabile direttamente dal sito della casa editrice Anima Mundi Edizioni (www.suonidalmondo.it) cell. (+39) 0836 801914
Buona lettura!



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